Not what I remembered
2 stars
Ricordo di aver amato questo libro la prima volta che l’ho letto, a sedici anni o suppergiu’. In particolare, i primi capitoli mi erano sembrati insuperabili, una vertigine di incipit and giochi di prosepettive, io narratore, io scrittore, tu lettore, tu protagonista, tu personaggio, lei personaggio. Questa prima impressione e’ rimasta, ma con gli occhi di ora l’ammirazione per il gioco letterario cede presto il passo all’irritazione per il virtuosismo. Fine a se stesso, perche’ diciamolo, le analogie tra la lettura e l’amore, la lettura e la vita, sono un po’ banali. Ed e’ anche invecchiata male la serie di dieci scrittori, tutti uomini, la donna relegata a lettrice, un oggetto spiato da lontano. A volte rileggere svela nuovi aspetti, e si gioisce di essere cresciuti. A volte forse si farebbe meglio a lasciare perdere per non rovinare la magia del ricordo.